Ho raccolto per voi alcune delle domande più frequenti che mi vengono rivolte.
Di per sé non per forza devono essere sostituite, ma è consigliabile farlo quando presentano discontinuità rispetto al dente residuo (il classico scalino),se sono usurate oppure se sono infiltrate (cioè è cariata la parte di dente vicino all’otturazione).
La carie all’inizio coinvolge lo smalto (la parte di dente più superficiale), e poiché questo non è innervato non si prova dolore. Quando la carie raggiunge la dentina (tessuto innervato) inizia la sintomatologia, a quel punto però la carie è più estesa e magari sarà necessario una devitalizzazione.
Il dolore non è mai il mezzo con cui misurare la necessità di curarsi. Le carie da sole non “guariscono”, ma possono estendersi, quindi è meglio trattarle prima che diventino profonde.
I materiali artificiali non si cariano, ma il dente può sempre cariarsi nella zona di passaggio tra l’otturazione e dente naturale o in un altro punto del dente.
Migliorare la tecnica di spazzolamento (a volte non è efficace), moderare la frequenza di assunzione di carboidrati, visite di controllo programmate ogni 6 mesi circa, utilizzare prodotti che contengano il fluoro su indicazione del dentista (il fluoro ha azione antibatterica, contrasta la demineralizzazione dello smalto e ne favorisce la remineralizzazione).
In linea generale un dente del giudizio o terzo molare deve essere estratto nel caso in cui abbia un danno irreparabile o nel caso in cui per la sua malposizione rechi un danno al secondo molare.
Ecco alcune delle INDICAZIONI all’estrazione:
È consigliabile che la prima visita odontoiatrica venga fatta verso i 18/24 mesi, indipendentemente dalla presenza o meno di problematiche dentali, anzi, meglio se non presenti, perché questo “primo appuntamento” rappresenta un momento delicato in cui il bambino ha la possibilità di prendere confidenza sia con l’ambiente sia con il personale, mentre per noi dentisti è l’occasione per valutare, senza far vivere esperienze negative e/o traumatiche, tutta una serie di elementi che ci guideranno nell’inquadramento del piccolo paziente e delle sue eventuali necessità future.
Un secondo step molto importante avviene intorno ai 4-5 anni, quando è ormai completata l’eruzione dei denti decidui (denti da latte) e sta per cominciare la permuta dei denti permanenti.
In questa fase è possibile riconoscere tempestivamente l’insorgere di una malocclusione e poterla correggere con l’ortodonzia intercettiva, ovvero la possibilità di recuperare una corretta occlusione sfruttando gli stessi muscoli, extra e intraorali, del paziente stesso eliminando le eventuali abitudini viziate che la stavano determinando (es. uso prolungato del ciuccio o succhiamento del dito), o mediante l’ausilio di altre figure professionali, come ad esempio l’otorinolaringoiatra, perché un’altra probabile causa di malocclusione potrebbe essere una ostruzione delle vie aeree superiori che non permette alla mascella di espandersi e svilupparsi correttamente.
E’ necessario sfatare un falso mito secondo cui i denti da latte (denti decidui) sono meno importanti dei corrispettivi permanenti:i denti da latte infatti sono ugualmente importanti perché assolvono alle stesse funzioni (ma in età diverse) e pertanto meritano la stessa attenzione e cura, sia da un punto di vista di mantenimento igienico da parte del bambino, sia dal punto di vista terapeutico da parte del dentista, questo perché la loro funzione consiste nel guidare la corretta crescita del dente permanente. Quindi in presenza di carie è opportuno valutare di curare il dente da latte il prima possibile per non compromettere la permuta del corrispettivo dente permanente.
Solitamente quando i nostri denti sono a contatto e tentiamo di digrignare incontriamo l’ostacolo dato dalla nostra dentatura, di conseguenza i muscoli della masticazione si contraggono e le cuspidi (punte) dei nostri denti si usurano progressivamente. Indossando il bite invece, siamo liberi di effettuare tutti i movimenti e scivolare senza incontrare l’ostacolo dato dalla nostra occlusione, in questo modo i muscoli masticatori si rilassano e riduciamo/eliminiamo le tensioni muscolari, le cefalee e i dolori cervico-facciali associate oltre che i traumi all’articolazione temporo-mandibolare.
La necessità di avere i denti ben allineati è innanzitutto una questione di salute.
La perdita di un dente è un evento traumatico che si ripercuote su estetica e funzione.
La branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione e della terapia delle patologie del cavo orale in età evolutiva
La dentatura è sottoposta quotidianamente all’azione colorante di fattori esterni che nel tempo possono far perdere la lucentezza propria del dente sano